CIELO INTERIORE
Signore! Dopo ogni dolore…
Tu che ricomponi sempre
Il mio Cielo Interiore
Fa che ogni stella cadente
Che scende e risale nella mia Mente
Possa brillare sempre accanto a te.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Signore! Dopo ogni dolore…
Tu che ricomponi sempre
Il mio Cielo Interiore
Fa che ogni stella cadente
Che scende e risale nella mia Mente
Possa brillare sempre accanto a te.
L’Indifferenza
Nemica della Vita
Incontrò
Nel suo percorso Buio
La Luce sempre accesa
Della Vita
Ma non la riconobbe
Anzi
La volle disconoscere
Rimase dentro il Buio
Temendo di morire
Fulminata…
La Luna Rosa
Carezza passeggera
Di Luce nuova
Nello Spazio
Sui Cieli Bassi
Delle preoccupazioni
Umane…
Mentre l’attesa trema
Poichè niente si rinnova.
Replicherò
Le mille fontane
Del mio Pensiero
Irrigherò la Vita
Per l’avvenenza
Di nuovi semi
Nascosti…
Dalle fauci imbrunite
Della Parola a monte
Mi rispondeva un gelido
Silenzio
Quasichè superato il Ponte
Vedessi un guizzo luminoso
Un cerchio bello di Parole…
Che rincorrendomi animatamente
Chiedessero a me che le pensavo
Di unirmi a loro interamente
Per dimostrargli che le amavo.
Il Roditore Umano
Colui che erode
Linfa Vitale all’altro
Poi demenzialmente
Non se ne appropria…
Ma ne fa sciatto.
L’Arroganza quando parla
Ha un suono metallico
Scadente…
Che arruginisce le Parole
Sia vicino che nella lontananza
Respinte dal Silenzio
Ritornano al mittente
Talvolta in Ambulanza…
Gesù
Se per amare voi
Non ci fu scusa
Io sono quella Fonte
E voi l’accusa…
Risorto
Col sole negi occhi
Svelavi il mattino
E tu più vicino di sempre
Lasciavi l’impronta più ardente
L’Amore Divino!
Ogni giorno che passa
E’ un libro personale
Da leggere e pensare
Semmai si può cambiare…
Oggi nel giro di afflizioni
In cui sprofonda il Mondo
Non scorgo nessun Raggio
M’illumino di Pianto.
Signori del Potere
Signori di Parola…
Volti plastificati
Dall’indifferenza
Iniqui avventurieri
Gestori della discordia
Che ricade su di noi…
Quella Parola
Che avete dato ieri
Il giorno dopo è stata
Rinnegata digerita
Ferma negli escrementi
Della vostra Vita.
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
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