Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Due Anime che si scambiano
La “Resurrezione”della Vita
Sono Anime Gemelle!
Quello che non si può dire
Vuol dire che non si dice
Rimane nel segreto
Della nostra Memoria
Quello che ci piace dire
E lo diciamo… è una Vittoria
Una benefica scrollata libera
Mirata a risvegliare le Coscienze
Che per tornaconto…
Continuano a dormire.
Quante volte abbiam pensato
E anche un po’sporcato…
L’oggetto amato e non amato
Poi spontaneamente
Nel pensiero ridimensionato
Ritorna a noi l’oggetto amato
Perchè purificato…
Astro nascente Innominato.
Più siamo soli
Più siamo in compagnia
Riguardo le nostre segrete
Aspirazioni
Che sempre più prendono Vita
Nelle Azioni…
Ci sono Persone al Mondo
Che pur vivendo…
Non sono mai nate
Perchè conducono una Vita
Spettrale!
L’Indifferenza gli ha tolto il Cuore
E non lo vanno a neppure a cercare
Perchè si trova Sottoterra.
I Tuoi Improvvisi Entusiasmi
Come Celesti Temporali
In simultaneo cambiamento…
Soffiano venti contrastanti
Che dall’Estate si va all’Inverno.
La compostezza del Dolore
Ha il volto silenzioso
Quanto atroce…
Del Cristo fatto Uomo
Che pende abbandonato
E che ci guarda dalla Croce.
Figlio Carissimo
Grazie!
Per il Bene Immenso
Che mi dai
Rifulgi più dell’Oro
Che non si opaca mai…
Nel Sottofondo
Che mi appartiene…
La mia Scintilla
E’ simile alla tua
Se mai si scontrano
Se mai si accendono
Fanno braccio di ferro
Scatenano l’Inferno
Senza bruciarsi mai!
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.