L’ORO DEL TEMPO
Io non mi fermo mai
Consumo l’oro del tempo
A piacimento…
Mentre lavoro guardo
E penso!
Se poi nella mia mente
Nasce un verso
E’musica divina
Che continua…
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Io non mi fermo mai
Consumo l’oro del tempo
A piacimento…
Mentre lavoro guardo
E penso!
Se poi nella mia mente
Nasce un verso
E’musica divina
Che continua…
I Dissapori
“Sono sapori da eliminare”
Se non vuoi rischiare
Un avvelenamento…
Quello più grave
Il tradimento!
Quello che è da temere
Sono le attese…
Di una campagna che promette
E non fiorisce mai!
Guardando il Paesaggio
(la corsa se è riuscita)
Cavallo e Cavaliere
Sono una coppia unita
Una rosa senza nome
Che ti è fiorita nella mano
Anche a distanza…
E tu sei il ramo della Vita
Che io Amo
La vita di un Uomo
Ha tanti giri di chiave
A vuoto…
Prima di entrare nel segreto
Nel greto
Della stanza dei Bottoni
Ricchi Neuroni di collegamento
Strano ma vero
Per dare troppo spazio
Non si creò mai un posto.
Noi faremo Noi faremo
Per amore Per amore
Non è vero non è vero
Chi lo dice non lo vuole.
La mia passione è gratuita
Aiutami anche tu
A mantenerla in Vita.
Dio riceve
Dagli umili l’Amore
Dai prepotenti
Richieste di commissioni
Ultrarapide.
Più ci spingiamo in alto
Meglio vediamo le cadute
Le bassezze
Di chi non vuole crescere.
Dalle mie nude forze
Corde di canapa
E oro fino
Se imploro salgo
Se impreco scendo
Nel centro della fronte
Tu e Dio
Per quello che so Io
Se quello è il posto
Giusto…
La grande dimensione
Io vivo il mio Destino
La passione!
Tempo Indeterminato
Di riflessione…
Cui fa seguito
Lo Strappo
O la Coesione
La Tradizione spesso
Consuma gli abbonati
Ormai abituati…
A non cambiare mai!
L’Uomo da quando è nato
Si sbottona sempre…
Ma non si spoglia mai
Completamente
Della sua innata cattiveria!
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.