TEMA GIORNALIERO
Noi distruggiamo tutto!
Anche le piccole radiose cellule
Della nostra Vita…
Pulsanti luminosi che ci parlano
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Noi distruggiamo tutto!
Anche le piccole radiose cellule
Della nostra Vita…
Pulsanti luminosi che ci parlano
Piccolo e incauto
Soldatino Umano
Inesorabilmente
Io ti amo anche perchè
Dentro di te s’innalza
Terribile e lucente
Un armatura Greca
Che ti protegge…
Dalle tue antiche paure
Che non vuoi affrontare
Per rinascere più forte
Di sempre!
Tenuei vapori
Bianco rosati
Rosso ciliegia
Giallo albicocca
Fiumi perlati
Che si sprigionano
Dentro
Un azzurra coppa
Alzano il cielo
Per onorare Dio
Ci ameremo per lasciarsi
Con il fine di riunirci!
I Baciapile non mi piacciono
Pensano di parlar Chiaro
Ma vivono nell’Oscuro…
Si alzava un forte vento
Che sollevava piano
Ascolta!
Sono la voce bionda
Del grano.
Sono la spiga aperta
I chicchi rotolanti
Che dentro la tua mano
Diventano parole…
Sono una piantagione!
Tutto procede regolare
Attraverso timide apparenze
Contro i furori…
Di una guerra Americana
Qualcosa oscurerà
La bella nube in transito
Ai vertici supremi
Dell’Inganno!
Soffiando bene
Su ogni fuoco
Si salva molto e poco
Miei cari nemici
(Virus Letali)
Delle vostre stanze
Arieggiate bene
Le distanze
Tra voi e me
Scuotete le lenzuola
All’aria…
Dove proliferano baci
Bacilli e bombe
Un ecatombe di viltà
Rosse come bacche di bosco
Calde ancora di sonno
Le parole!
Hanno riaperto e chiuso
La ferita
Il tempo che le guida
E’promotore
Di una segreta Vita.
Tu che cogli tutto di me
Senza togliermi niente
Perchè semplicemente
Fiorisci insieme a me
Nello stesso ramo.
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.