LAGNA
La Lagna è un diritto Sociale?
Ehhh, no ! Personale…
Dipende dal tono costante
Snervante…
Di certo non ha per amica
L’arzilla Ironia
lo scoppio umoristico…
La fa volar via.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
La Lagna è un diritto Sociale?
Ehhh, no ! Personale…
Dipende dal tono costante
Snervante…
Di certo non ha per amica
L’arzilla Ironia
lo scoppio umoristico…
La fa volar via.
Quando la Rabbia mi riscalda
Dopo lunga sopportazione…
Fa seguito la Liberazione!
Da qualsiasi Manipolatore
Che per invidia…
Tende a disintegrare
Il mio Intelletto il mio Onore!
Si intuisce la capacità di amare
In virtù…
Di quanto amiamo i nostri figli!
Tu quando parli…
Illumini il Cielo
Con le tue parole
Ed io felicemente
Ne ricevo il riverbero
E ti ringrazio!
Talvolta
Se una ventata Agonica
Mi scompone…
Sussegue quella Vitale
Che è un Esplosione!
Il Sole ci chiede
Se vogliamo L’Ombra
L’Ombra intuisce
Se vogliamo il Sole
In questa Vita
Piena di Riflessi…
Molto difficile
Conoscere sè stessi!
Io mi chiamo Avventura
Vivo bene da sola
Ho un pensiero che va
Mille all’ora…
Ogni nuova scoperta
La mando in diretta
E la faccio viaggiare…
Per chi vuol pensare
Per chi vuole sognare
Per chi vuole imparare
A conoscer la Vita!
L’atto di un migliore Riscatto di Sè
Lo fa capire chi lo mette in atto…
L’Amicizia Tradita
Ha un decorso pesante
Un dolore locale morale
Un dispetto…
Una Cimice in petto
Che ti fa ricordare l’evento
SATNM
Bracciante Indiano
Ferito a morte dissanguato!
Lasciato lì per terra
Come uno straccio sporco
Pagato 4 euro all’ora
Dall’infame Caporalato
Impresso ormai per sempre
Nella più Nera Storia
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.