IL GRIDO
Frà tutti i Gridi
Che perforano il Mondo
Quelllo che sale immediato
A Dio come Preghiera di Riscontro…
E’quello protettivo della Madre
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Frà tutti i Gridi
Che perforano il Mondo
Quelllo che sale immediato
A Dio come Preghiera di Riscontro…
E’quello protettivo della Madre
Per mia Benefica Natura
Sono un vulcano ardente
Di Passioni…
E un Oceano di quiete
Che le accoglie.
p
Ho visto mordere la Vita
Da un tizio
Che aveva tanta fame
La Vita lo ha guardato
Un po’stranita…
Eppoi gli ha detto:
Cerca di amarmi
Invece di mangiarmi
Poichè sei tu
Il viaggiatore autonomo
Della tua Vita
La Corsa…
Mi scoppia nel Cuore
Una Deflagazione…
Di voci graffianti
Di colori Sgargianti
Il galoppo Furioso
Di Fiammeggianti Cavalli
Un intreccio potente
Tra Rabbia ed Amore
L’arrivo Vincente
La Contrada del Cuore
Beato il Dubbio
Che se non ce l’hai
Ti accontenti…
Di una falsa traballante
Certezza
Che non ti fa respirare.
Percepisco all’istante
L’Ombra della Ragione
Poichè quest’ultima
Quando è presente
E un Incendio Benefico
Che Irradia la Mente.
Io con me stessa
Sono il Silenzio del Pensiero
Che trascende la Parola
Sulla via dell’Infinito
Guarda e vola…
Ma sempre a me ritorna
Per non lasciarmi sola.
La Bugia
Se scende dalle Stelle
Dove si è annidata
Perchè indagata…
E’ destinata
“A illuminare il Buio”
Per esser condannata.
La Stima di sè
Perduta e Ritrovata
Rianima Rincuora
Perdona l’attentato
(mai dimentcato)
Dell’altrui Persona.
Immenso l’obbietivo
Del Pensiero Navigato
Che si schiude..
Nella volta del Creato
Come il bocciolo di una rosa
Che si fa Parola.
L’Arroganza
E’ la sorella livida
Della Deferenza
Che pure avendola
Di fronte…
Ne prende la distanza
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.