ANIMA MIA GRADITA
Come ti sento giovane!
Anima mia gradita.
Tutta l’eternità,
lei mi risponde;
per la conquista
della vita.
Tutta la verità
donata e uccisa.
Tutto l’affanno
del dolore.
Tutta la fioritura
dell’amore.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Come ti sento giovane!
Anima mia gradita.
Tutta l’eternità,
lei mi risponde;
per la conquista
della vita.
Tutta la verità
donata e uccisa.
Tutto l’affanno
del dolore.
Tutta la fioritura
dell’amore.
A cosa pensi,
perchè non parli?
Tu che sai tutto,
me lo domandi?
Poichè ti amo,
faccio la spia…
Penso a quel bacio,
mio Creatore,
che cielo e terra
per non guardarsi,
per vendicarsi,
non sanno darsi.
Nel silenzio ovattato
del cuore
son nascosti segreti
sussurri
di odio e di amore
impossibili a dire.
Sia per troppo
gioire
o soffrire.
Poi nel tempo
lasciati morire
nel silenzio ovattato
del cuore.
La leggerezza
è una carezza rosa
evanescente.
E’ la tua anima
che mentre passa
si distacca
da ogni pesantezza
umana.
Questo snodo di strade notturne
costruite a tangenti,
appoggiate ai consensi
come corpi sudati aderenti.
Quest’impero di ville e palazzi
che rubano spazi,
questi interni segreti laccati
come giovani donne ammiccanti.
Questi tetti sempre più alti
in gara col cielo,
hanno visto volare pettirossi
ambulanti caduti dal settimo cielo.
E’ la Nuova Edilizia Operante
che promette alla luce del buio
un lavoro costante.
Lo stile di un cane
Di un gatto
Di un merlo
Di un pappagallino
Perfino un criceto
Un porcellino
Un grosso pitone
Che sta sotto il letto…
Questione di stile
Abbiam detto
Più o meno educato
Corretto
Oppure coatto
Ridotto allo sfascio
Verso cose e persone
E’ il perfetto ritratto
Del suo educatore
Per non dire padrone.
Shhh!
Cade nell’olio svestita,
ondeggiando.
Frigge e rifrigge danzando,
l’anima bianca dell’aglio.
Gira e rigira da bionda chiara
diventa bruna,
l’anima cotta dell’aglio.
Simile a quella bruciata
di una creatura.
Il non detto…
è un reciproco scudo
nascosto protetto.
Una fragile zona sferzata
da ondate d’affetto.
Uno scontro umorale
leggero e indigesto,
diluito a puntate
sulla sedia a rotelle
del tempo.
Sul tema d’ascolto,
l’intimo bisogno di capire
giorno dopo giorno,
l’incongruenza umana.
Che fa di me,
una ricercatrice astratta,
che gioca la sua ultima
carta,
in un contesto atavico
quanto ostile.
Non tanto per vincere
o morire,
piuttosto per scoprire
quel che manca…
Il tanto atteso pezzo da 90.
Pensate a un gatto,
salito su di scatto.
Portato sulle spalle dal
padrone,
per un gran giro di
ricognizione.
Da quella altezza,il gatto,
(che rotea gli occhi)
per la soddisfazione,
si sente un viaggiatore…
conquista nuovi odori,
larghi spazi,
senza tirare le sue conclusioni.
Pensate a un uomo,
che può sentirsi un padreterno,
semmai ha girato il mondo intero.
Ma in realtà , se prima non conosce
il suo profondo,
si sentirà ovunque uno straniero.
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
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