LA VISITA
Venir da te,
senza una valida
ragione…
mi fa venire in
mente quella
contraddizione,
di quando fuori
piove,
mentre risplende
il sole.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Venir da te,
senza una valida
ragione…
mi fa venire in
mente quella
contraddizione,
di quando fuori
piove,
mentre risplende
il sole.
Noi conteniamo
i nostri difetti
fintanto che non
scoppiano…
e queste figurine
esplose controvento,
ci guardano sfrontate,
ci fanno uno sberleffo,
sicure come sempre
di un riavvicinamento…
Ha detto:
Sono un uomo
pulito,
col sorriso da
donna.
Ho le spalle
di cuoio,
e la gonna fiorita.
Ho la guancia
ferita,
e un contratto
d’amore.
Porto a spasso
la Vita.
Credere
alle rapine
del cuore,
vuol dire
ammettere
che i ladri
esistono.
Se mai
si lasciano
le porte
aperte…
Chissà quale parola
avrò,
quando per decisione
mia resterò muta…
Sicuramente scriverò
più forte,
quello che ascolta e tace
la paura.
Sai, per l’occasione
di una festa,
(che non diverte
più nessuno)
le bandiere da sole
non s’innalzano…
per cui guardano
in basso,
verso di noi incapaci
di compiere uno slancio…
colpevoli di avere il braccio
stanco.
Quando il cuore
impazzisce di notte…
lo ritrovi bambino
al mattino.
Chi scende
e sale
dal fondo di
bottiglia,
diventa il
paraculo
dell’imbuto…
Che meraviglia!
Chi esce
per sempre
dall’imbuto
ha rotto la
bottiglia…
La fragilità
è un mare
di rugiada
dove ogni
cosa trema
d’incertezza…
Certi amori
selvatici…
hanno il volo
serrato
delle rondini
a cristalli
liquidi.
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.