LADRIDICUORI
Credere
alle rapine
del cuore,
vuol dire
ammettere
che i ladri
esistono.
Se mai
si lasciano
le porte
aperte…
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Credere
alle rapine
del cuore,
vuol dire
ammettere
che i ladri
esistono.
Se mai
si lasciano
le porte
aperte…
Chissà quale parola
avrò,
quando per decisione
mia resterò muta…
Sicuramente scriverò
più forte,
quello che ascolta e tace
la paura.
Sai, per l’occasione
di una festa,
(che non diverte
più nessuno)
le bandiere da sole
non s’innalzano…
per cui guardano
in basso,
verso di noi incapaci
di compiere uno slancio…
colpevoli di avere il braccio
stanco.
Quando il cuore
impazzisce di notte…
lo ritrovi bambino
al mattino.
Chi scende
e sale
dal fondo di
bottiglia,
diventa il
paraculo
dell’imbuto…
Che meraviglia!
Chi esce
per sempre
dall’imbuto
ha rotto la
bottiglia…
La fragilità
è un mare
di rugiada
dove ogni
cosa trema
d’incertezza…
Certi amori
selvatici…
hanno il volo
serrato
delle rondini
a cristalli
liquidi.
Il Cacciatore
guarda le sue
prede,
e le compiange.
Per voi
non ho timore,
sarà una cosa
breve…
Per me
non ho rancore,
la cosa non mi
tange.
Spesso scompaio…
perchè mi opprime
la stessa mia presenza.
Dal circuito bianco
dell’assenza,
guardo e indovino
l’invadenza…
la supponenza,
che ben s’addice
a ogni cretino.
Prima che il cielo
muoia,
ricorda che per te
tornerà sempre
l’incendio delle stelle.
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.