IL RISCHIO
Il Rischio,
è un volo
acrobatico
senza ritorno…
Un abbraccio
profondo,
che ti conduce
dove hai deciso
di andare.
Dove manca
il volto di tua
Madre.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Il Rischio,
è un volo
acrobatico
senza ritorno…
Un abbraccio
profondo,
che ti conduce
dove hai deciso
di andare.
Dove manca
il volto di tua
Madre.
Se questa donna
ama,
lo sa solo Dio,
che l’ha incontrata
lungo la strada…
dove al momento
passavo anch’io.
Il Sonno
è un marinaio
notturno,
finchè lo caccia
il giorno,
perchè ritorni
biondo…
Per me
non esiste
il tramonto…
il tormento.
Quando non
mi illumino,
entro nel buio
pesto.
Mi addormento.
E’ un’alchimia potente
che si distingue…
Quasi un calmante.
Essere per se stessi
fuoco refrigerante,
Togliere semi
alla terra,
è come mandare
un uomo nudo
per il mondo,
a ricercar radici
di conferma…
Un uomo senza terra.
Sempre in gradevole
sospensione,
come può stare
in bilico
un’emozione…
sembra davvero
cogliere,
ogni segreto
della tua bella
faccia,
che poi è un fiore,
non un’erbaccia.
Se si dissolve,
si ricompone,
l’acuto senso
della ragione.
Il Dubbio,
necessità
che fulmina
e s’interroga,
vagliando ogni
risposta tenendo
l’acqua in bocca…
Improvvisa l’estate
si estende,
quando tutto sorprende
e si arrende,
s’accende e risplende
in un’unica luce.
Il Condominio
degli affetti
denuncia gravi
danni…
Le crepe dei
soprusi,
degli inganni.
Occorre una
riunione
straordinaria,
per evitare
un terremoto
interno.
Visto però,
(che non si tratta
di cemento)
richiesta più votata:
salviamo la facciata…
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
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