SEGRETO LIBERO
Forse non sai
che spesso vado
randagia,
perchè mi scappa
il cuore.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Forse non sai
che spesso vado
randagia,
perchè mi scappa
il cuore.
Questa città insultata,
piegata dall’odio
e dalle lacrime:
questa città lavata.
Questa città pagana,
sedotta e abbandonata
è stata riscoperta illuminata:
questa città salvata.
Riepilogo:
Nella città dolente
si va per imparare.
Nella città ridente
si va senza sapere
di tornare.
Tanto si è allontanata
la provvida creatura,
che anche il girasole
ha smesso di girare
intorno al sole,
lasciando su di sé
le zone buie.
La completezza del
distacco,
è contenere tutto
in un unico abbraccio.
L’amore ruggisce
quando il fiore
è scarlatto.
L’amore finisce
quando il fiore
dell’altro
non ha più colore.
Tutti i discorsi
inutili,
sono coriandoli…
sollevano la polvere
per ricadere a terra.
Finalmente
sono riuscita
a dormire,
lasciando in
sospensione
ogni parola
che avrei voluto
dire.
La caricatura del Mondo
è che il Mondo ha la stessa
faccia degli uomini che pur
amandolo gli sono contro.
Oggi non leggo,
preferisco pensare
a tutto quello che non
sono riuscita a trovare
in nessun libro.
Nessun modello
da seguire…
questo mi rende assai
felice.
E intanto per guadagnare
tenpo,
pensando leggo.
L’unghia,
simile alla parola,
possiede la felicità
del graffio.
Ho visto il sole
baciare le case,
s’è liquefatto il gelo
che imprigionava
il cuore.
Ora, ogni distanza
è raggiungibile…
purchè s’allegerisca
la sassaiola del livore.
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.