AMORE CHE FINISCE
L’amore ruggisce
quando il fiore
è scarlatto.
L’amore finisce
quando il fiore
dell’altro
non ha più colore.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
L’amore ruggisce
quando il fiore
è scarlatto.
L’amore finisce
quando il fiore
dell’altro
non ha più colore.
Tutti i discorsi
inutili,
sono coriandoli…
sollevano la polvere
per ricadere a terra.
Finalmente
sono riuscita
a dormire,
lasciando in
sospensione
ogni parola
che avrei voluto
dire.
La caricatura del Mondo
è che il Mondo ha la stessa
faccia degli uomini che pur
amandolo gli sono contro.
Oggi non leggo,
preferisco pensare
a tutto quello che non
sono riuscita a trovare
in nessun libro.
Nessun modello
da seguire…
questo mi rende assai
felice.
E intanto per guadagnare
tenpo,
pensando leggo.
L’unghia,
simile alla parola,
possiede la felicità
del graffio.
Ho visto il sole
baciare le case,
s’è liquefatto il gelo
che imprigionava
il cuore.
Ora, ogni distanza
è raggiungibile…
purchè s’allegerisca
la sassaiola del livore.
Nel labirinto
del dolore,
troviamo punte
di diamante accese,
son le sorprese
che ci riserva la ragione,
la presunzione,
il vizio… di ritornare
a vivere.
Quel Buon Diritto
della Chiesa,
che non arretra mai,
anzi, che spera…
in nuove conversioni
di pretini inutili…
In nuove Associazioni,
di Pedofili?
Che agiscono impuniti,
baciando i piedi a Cristo.
Passeggerò sugli
affanni,
finchè il catrame
diventi tutto rosa.
Un’altra veste di
sudore,
da consegnre a te
che non ci sei,
anche se m’ami.
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
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