MOMENTI ESTREMI
Se tu dovessi dire
che la Morte è Vita,
dovresti anche pensare
che la Vita è Morte,
consolidando il mistero
della sorte.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Se tu dovessi dire
che la Morte è Vita,
dovresti anche pensare
che la Vita è Morte,
consolidando il mistero
della sorte.
Guarda all’evento
con l’occhio di fuoco,
se vedi ben poco,
è solo un evento
mormorato.
Nonostante l’avvento
di roventi spie,
l’Universo lo sa…
ma sorride sempre.
I denti dei bimbi
sono piccoli semi
di neve.
Cosi lontani
dal mordere il
futuro.
Nell’intermezzo
l’aurora canta.
Sinceramente non so
quale vento straniero
sollevi le vostre imprese
per costruire un Impero,
mentre la luna piange.
Per quel che mi riguarda
si può arrivare al cielo
volando senza aereo.
Secondo voi, noi,
siamo persone accomodanti
o accomodate… sugli alti scranni
del diniego?
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.