DAVANTI ALLO SPECCHIO
Tutte le cose sognate,
pensate e decise
davanti allo specchio,
ci guardano mute,
rimangono chiuse
dentro il riflesso.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Tutte le cose sognate,
pensate e decise
davanti allo specchio,
ci guardano mute,
rimangono chiuse
dentro il riflesso.
Colata di vernice rossa,
sul volto dell’Italia che
sbianca… e s’arrossa.
Minimamente contro
è questa stella mattutina,
che, senza rendersene conto
mi mette in discussione…
poichè mi chiede il resoconto
dell’amore.
Oggi sento il dolore
di tutte le partenze.
Scivolo via con l’acqua,
senza una direzione.
L’Arte è un raggio surreale
di passaggio,
esploso per contatto
sui fili della luce.
Un prete
al nero…
è sempre
in contrasto
col candore
del cielo.
In questo sposalizio…
con il mondo,
in questa convivenza
disastrata,
in questo patrimonio
di abbandono,
non prego più per noi
che meritiamo poco,
piuttosto penso a Dio
che può sentirsi solo.
Più il Mondo
ti appare stretto,
più la tua visione
si allarga.
Certi sorrisi
naufragati…
poi tornati in
superficie,
hanno il taglio
inconfondibile
di ferite vive.
Il cuore è una foresta,
dove s’aggirano i lupi
dell’amore.
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.