Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Per parlare di te
Che sei Splendore
Potente Congiunzione
D’ogni cosa…
Accendi un lampadario
In Cielo
Per tutti noi poveri minatori
Immersi nelle tenebre!
Guardare nel futuro
Del mio Cuore
Io vedo
L’Immensità accesa
Io so di portare
Una Palma di Fuoco
Che non spegnerò mai!
Io so della cenere vostra
E piango sul legno…
Cosè l’Invidia?
E’ lo tsunami…
Nel cuore dell’Uomo
Che gli affoga la Vita
L’Avarizia del cuore
Produce “calcoli mentali”
Che impediscono
La produzione delle idee
Ma soprattutto…
Lo smarrimento
Il vuoto per l’assenza
Di ogni sentimento
Mi sei cascato!
Mi sei cascato così tanto
In fondo alla Scarpata
Forse inconsapevolmente…
Da te sempre abitata
In compagnia dei sassi
Inamovibili…
Assenti di Empatia.
Mi piace l’Innesto
Di piante e di fiori
Tripudio in diretta…
La Vita a colori
Tu per me scompari…
E la Luce fu !
Quella della Ragione
Che torna sempre
E non ti abbandona mai!
Noi tutti Inconsapevolmente
Abbiamo
” Condanne Caratteriali”
Capire le origini…
Vuol dire considerarle
Processarle…
Per passare finalmente
All’Assoluzione
L’accettazione della Verità
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.