ELOGIO DEL DUBBIO
Beato il Dubbio
Che se non ce l’hai
Ti accontenti…
Di una falsa traballante
Certezza
Che non ti fa respirare.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Beato il Dubbio
Che se non ce l’hai
Ti accontenti…
Di una falsa traballante
Certezza
Che non ti fa respirare.
Percepisco all’istante
L’Ombra della Ragione
Poichè quest’ultima
Quando è presente
E un Incendio Benefico
Che Irradia la Mente.
Io con me stessa
Sono il Silenzio del Pensiero
Che trascende la Parola
Sulla via dell’Infinito
Guarda e vola…
Ma sempre a me ritorna
Per non lasciarmi sola.
La Bugia
Se scende dalle Stelle
Dove si è annidata
Perchè indagata…
E’ destinata
“A illuminare il Buio”
Per esser condannata.
La Stima di sè
Perduta e Ritrovata
Rianima Rincuora
Perdona l’attentato
(mai dimentcato)
Dell’altrui Persona.
Immenso l’obbietivo
Del Pensiero Navigato
Che si schiude..
Nella volta del Creato
Come il bocciolo di una rosa
Che si fa Parola.
L’Arroganza
E’ la sorella livida
Della Deferenza
Che pure avendola
Di fronte…
Ne prende la distanza
Dopo il Blocco Interiore
Che procura dolore
L’Evoluzione
E’ quel volo segreto
Nascosto…
Che dimostra e completa
Il meglio di sè
Giustificando l’Isteria
Noi entriamo
Nel Teatro del Mondo.
Anzi ne facciamo parte
Della Compagnia…
Piangiamo
Ridiamo
Applaudiamo
Sussultiamo
Sbadigliamo
Dormiamo…
Chiusi all’interno
Di uno spettacolo
Rotondo
Che non ha sfondo.
Ma solo pareti immobili
In cui siamo
Costretti a vivere
Tra l’euforia del niente
E una mortale noia
Che ci costringe
A fare il girotodo.
Il Pensiero fuggitivo…
Và ascoltato và rincorso
Poichè può raccontare
Quello che gelosamente
Per Gioia o per Dolore
Lo teniamo nascosto.
Io sono Io !
Non esiste nessun altro Io
All’infuori di Io
Lo dico Io !!!
Che supero l’altezza
D’ogni Cielo
Co la Forza Sovrumana
Del mio Ego
Che fa Eco…
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.