PAROLE IN VIAGGIO
Ogni Parola
Che pronunciamo
Viaggia
Sul filo logico
Della sostanza
Esce e rientra
Qualcuna manca…
Dopo un percorso
Di latitanza.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Ogni Parola
Che pronunciamo
Viaggia
Sul filo logico
Della sostanza
Esce e rientra
Qualcuna manca…
Dopo un percorso
Di latitanza.
I Bimbi
Puntenteggiatura azzurra
Sorridente…
Appesa tutto il giorno
Alla finestra
Ad aspettare il sole
I grandi
Punti interrogativi
Senza Testa
Parentesi mai chiuse
Punti di sospensione
Sensa fine
Per un mancato
Svolgimento.
E’ proprio nel Silenzio
Che comunicano…
Le Parole Assenti!
Dolci e Disperate
Gridate e Sussurate
Amate e Odiate
Apprezzate e Invidiate
Timide e Sfacciate
Angeliche e Pornografiche
Sottomesse e Coraggiose
Generose e Truffaldine
Limpide e Infangate
Salvatrici e Assassine
Non dette e Spifferate
Assolte e Condannate!
Io prima di morire disse l’avaro
Vorrei portarmi via ogni mio avere…
Rifare i conti controllar le spese
E aggiungere alla somma altro denaro.
Io prima di morire disse il bugiardo
Vorrei portarmi dietro la menzogna
Mentire con me stesso fino in fondo
Lasciando le scoperte a chi rimane.
Io prima di morire disse il ghiottone
Vorrei portarmi dietro la padella
Per cuocere al più presto miei compensi
Di quella fame vuota che non si sazia mai.
Io prima di morire disse il burlone
Vorrei portarmi via la battuta
“E batterla nel muso”a chi mi aiuta
A veder chiaro in questa notte oscura.
Io prima di morire disse la strega
Vorrei portarmi via i sortilegi
E cavalcar la scopa come feci
Per rivedermi il mondo di lontano.
Io prima di morire disse il saggio
Lascio a voi tutti la vita del pensiero
E non mi porto dietro che la pace.
La morte in fondo al letto sghignazzava
La sacca nelle spalle si riempiva
Prendeva tutto Lei e inceneriva:
L’avere, le menzogne,isortilegi
Il vizio la virtù, meno la pace,
Che il saggio col pensiero proteggeva.
Corro di notte
Per avvicinarmi alla Luna
Cosi lontana
Brillante Caramella…
Me lo proibisce il sole
Che si sta svegliando
E vuole per me
Lo splendore di Mezzogiorno
Estranea quanto presente
Nel pensiero costante
Di un nome!
Liberazione della Mente
Pur nella negazione efficente
Presete Assente
“Spesso mi capovolgo”
Ma l’Equilibrio
Mi fa aprire
Anche se è chiusa…
Qualsiasi Porta
Adamo
Visione trasparente
Dove conto le tue costole
Più la mia…
Se prendi in mano i pesi
Le misure…
Ti accorgi che la tua vera forza
E’quella mia!
La Pentola A Pressione
Della Mente…
Non tollera le offese
Silenziose di un perdente
Ma giustamente…
Usa la potenza della Parola
E si difende!
Sai quanto è bella
La sincerità della Parola?
Solo chi la usa nè sa qualcosa
Il resoconto amaro che per tanti
Mentire vale il doppio…
Poichè manca il coraggio del confronto
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
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