ANNUNCI ROSA
Se hai un bel corpo
scommetti tutto
sulla vertigine del corpo.
Ti troverai nel letto…
il tuo Campetto dei Miracoli.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Se hai un bel corpo
scommetti tutto
sulla vertigine del corpo.
Ti troverai nel letto…
il tuo Campetto dei Miracoli.
L’ordine della tua
anima,
è un condominio bianco
sorretto dall’amore.
Dove si affacciano
sorpresi…
i volti intercambiabili
dell’umore.
CaroCarissimo
CarissimoCaro
dall’infinito nome…
questa ripetizione
trova significato e
conclusione,
nella disposizione
dello spirito…
nel giusto o ingiusto
taglio
del tuo nome.
Che parte dall’impulso
e dà l’intonazione.
Certi amori,
saliti e ridiscesi,
che abbiam dovuto
lasciar perdere per
ritrovare (un buon
ordine mentale),
li vediamo passare
lungo il filo dell’acqua,
come anonime barchette
di giornale.
E noi, senza un rimpianto,
senza nessuna terapia…
sempre più convinti
che aveva ragione il cuore.
Il gusto della vita,
di una giornata tonica,
vista da un’angolazione
acuta…
è quella di trasformare
la cicuta,
in una gradevole bevuta
di menta piperita.
Dopo una botta
in testa…
Si scopre sempre
tardi,
quello che dovevamo
fare prima.
Si scopre sempre
prima,
quel desiderio forte
di farsi tanto male
per non cambiar la
sorte.
Tieni presente,
esce dal petto di tua
madre il primo pane
che ti nutrirà
sufficientemente.
Oppure, se scadente,
affamerà tutta la tua
vita.
Un mondo sempre
in carica,
che esplode uomini
nati da uno scoppio…
vivi soltanto,
per la riproduzione
delle armi.
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.