Brindisi e lettura di un Poeta di altri tempi.
Il fine dicitore,
(un po’ trombone)
si sta alzando in piedi
per brindare.
Guardando stralunato
i commensali,
che stanno fermi li senza
fiatare…
Mentr’egli si tormenta
un baffo per trovare la
giusta intonazione.
Tossisce un po’ e avvia
col suo vocione l’ultima
creazione.
Convinta di cotanta luce,
è di per se’ la poesia sovrana,
che se la metti alla finestra
può illuminare anche a distanza
ogni più buia via.
Ogni coscienza, ogni sfrontata
istanza, come la mia.
Dove è richiesto l’assoluto
ascolto senza andar via…