GOLD AND SILVER
Si, è vero,
nessuno può
negarlo.
Sei tutto gold and
silver
a prima vista…
però così lontano
dagli impulsi
teneri del cuore.
Mi viene da pensare
se il tuo funziona
a batterie.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Si, è vero,
nessuno può
negarlo.
Sei tutto gold and
silver
a prima vista…
però così lontano
dagli impulsi
teneri del cuore.
Mi viene da pensare
se il tuo funziona
a batterie.
Chi siamo noi
nella virtù dei fatti?
Per voi,
possibile è morire
per rimanere intatti?
Per me,
ogni giorno,
verifica degli atti.
L’amore
che incontra il suo
guerriero
lo uccide ancora prima
d’esser nato.
Risponde quel soldato
Se guerreggiar mi
duole…
mi rende folle la
monotonia.
Le tante memorie
di una casa
tengono sempre
in mente
l’anima cara di chi
l’ha abitata.
Ma noi,
chi siamo?
E soprattutto,
cosa vogliamo?
Così diversi da ieri…
Entusiasti e determinati
oggi,
scontenti più di sempre
domani.
Cosa diventeremo,
uno sconfinato egocentrico
altopiano?
Oppure costretti a vivere
in un campo di concentramento
da noi minato.
Finalmente,
senza nessuno avviso
d’indecenza…
torna da me l’amore,
con aggraziate forme
di riconoscenza.
Per concessione propria,
dispersi da ogni parte,
ognuno conta i suoi dolori
in disparte.
Mentre in un mondo a parte…
Minuto per minuto,
viene trasmesso un ordine
che la ragione rifugge
per non cadere a terra
fulminata.
Sui terrazzini alti
delle cose belle
fioriscono di notte
i nostri desideri,
che ai nostri occhi
sembran veri,
tanto da arrampicarci
lungo i vetri come gechi.
Per acchiapparne almeno
uno…
che non vada in fumo.
Per volontà del cuore
ti ho amato tanto
anche se non lo meritavi.
Ora che siamo pari…
Per mia consolazione
esploderemo insieme
in un raptus di beneficenza.
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.