L’OMBRA DELLA MEDIOCRITA’
La mediocrità
è la gobba rapida
di un’ombra,
che per suo stesso
rigetto passa senza
ritorno attraverso il
sole dell’intelletto.
dell’intelletto.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
La mediocrità
è la gobba rapida
di un’ombra,
che per suo stesso
rigetto passa senza
ritorno attraverso il
sole dell’intelletto.
dell’intelletto.
In questa lunga corsa
a specchio
che ha solo qualche
breve sosta
sento di battere ogni
stella
se quella stella
è una folgorazione…
… hanno le guance sode
di una contadina,
le rubiconde cipolle
che ridono all’aperto…
Fatalmente
Arbitrariamente
Tragicamente
Idealmente
Inutilmente
Niente si sparge
e grida
più del sangue.
Tu non prevedi mai,
intuisci…
quell’attimo segreto
che poi s’avvera.
Da un sopraggiunto ricordo
mi sale al cuore
un’ immagine cattiva
che mi sta a guardare…
ancora più cattiva
se vuole stazionare
nel suo passaggio atomico
di rabbia,
spingendo i sentimenti
alla deriva
che trovano un riparo
temporaneo
sotto un bottone lucido
di sole.
Da una terrazza rosa
vedo ondeggiare
(come un fiore alato)
la mia malinconia,
che niente rimpiange
del passato,
poichè quello che ho
dato
è tutta produzione mia.
Se tanto ti dà tanto
se ancora l’entusiasmo
ti saltella attorno
ricorda il girasole
che tramontato il sole
gira la testa altrove…
dove lo attende la sua
ombra.
Come una spugna
immersa in uno
stagno
assorbo e somatizzo
il mondo intero.
Poi valutando
l’inutile soccorso
mi nascondo
e vendo sottobanco
ogni dolore…
al prezzo convenuto
di mercatonero
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
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