NOI COME LE STELLE
Le Stelle
Come gli Uomini
Cadono per sfortuna…
Vagano nello spazio
Nel buio della paura.
Quelle che poi risalgono
Da un colpo di fortuna…
Brillano così tanto
Che accendono la luna.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Le Stelle
Come gli Uomini
Cadono per sfortuna…
Vagano nello spazio
Nel buio della paura.
Quelle che poi risalgono
Da un colpo di fortuna…
Brillano così tanto
Che accendono la luna.
Dai fatti riportati
Dai fatti anche vissuti
Dai morti non contati…
Per l’indecenza
D’ogni trasgressione…
Vera demenza Umana
L’unica zona sicura
Dove vivo e scrivo…
E’ il respiro libero
Del mio pensiero.
Se noi guardiamo il Cielo
E poi ci lasciamo andare
Il Cielo ci porta sempre
Dove vogliamo andare…
Le ore più lunghe
Della Memoria
Sono quelle
Che ripercorrono
Il Dolore…
Il buio dell’inchiostro
si accende per contatto
Quando si scrive…
Lo illumina la Parola.
Confronto ravvicinato.
Mitezza dice a Furia:
Ti lascio sola
Perchè la furia…
Ti cada addosso.
Bella bella bella ancor più bella!
Per apparire in ogni direzione
Perchè sto troppo male…
Adesso che non sei più normale
La tua infelicità non scende
Purtroppo sale…
Ricorda la quiete d’ogni Bellezza
E’ un dono naturale da coltivare
Mai da esasperare
Per non morire dentro…
Lo spegnimento di un profondo
Sentimento
Non avviene quasi mai per cattiveria.
Piuttosto per i colpi di miseria…
Di chi ti ha ferito al cuore ripetutamente.
Per cui la strada riflessiva
Di una lunga e solitaria sofferenza
Finalmente si ribalta…
L’incontro riposante della beata
Indifferenza…
Chissà per quanto tempo
Un pettirosso in volo
Può cantare…
Forse per tutto il tempo
Che gli concede Iddio
Per rallegrare il Mondo.
Nel volto del Giusto
E’riflessa la promessa…
La Compostezza dell’Eternità.
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.