VUOTI A RENDERE
Signore
Solo tu conosci bene
La nostra “malattia”
Che ai giorni nostri
Altro non è
(se non parliamo a te)
Il vuoto che ci porta via…
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Signore
Solo tu conosci bene
La nostra “malattia”
Che ai giorni nostri
Altro non è
(se non parliamo a te)
Il vuoto che ci porta via…
Quante volte
Sul filo rotto del Tempo
Sono caduta giù…
Quante volte
In connessione con Dio
Sono salita su.
Così parlò l’emozione:
Sono solo un respiro latente
Nascosto…
Se mi sfiora la Luce mi incendio
Per la gioia il respiro è in aumento…
Disse un fiore al giardiniere
Quante e quante volte
Mi hai lasciato annegare
Dentro le mie lacrime…
Rispose il giardiniere
Forse pensavo ad altro…
O forse volontariamente
Ti annaffiavo con disamore…
Lo sai lo so
Se vuoi vedermi bello
Per te per me
Grande soddisfazione…
Devi accudirmi con Amore!
“Nel regno della famiglia”
Se esistono cattivi consiglieri…
La Vita del “Re” o della “Regina”
E’ ad alto rischio.
Salvifico potrebbe essere L’Amore
Troppo spesso latitante…
Ma rintracciabile
All’interno della propria Coscienza.
Tutti i clamori politici
Si accendono
Tutti i clamori politici
Si spengono
Quando le loro bugie
Servono e coprono…
Per noi che attendiamo
Risposte sincere
Ci fa eco l’urlo del vuoto.
L’Intesa si compie
Quando s’apre la Mente…
L’Onore personale
E’ la più grande ricchezza
Dell’Uomo
Che non si vende mai.
E che di giorno in giorno
(anche se a tasche vuote)
Aumenta il suo valore…
Ti ho sentito dire:
Mio caro fantasma
Giorno per giorno
Ti restituisco l’attesa…
Come persona libera
Il ricordo di te altro non è
Che un’ingiallita cartolina
Senza firma…
Ci sono Uomini politici
“Simili ai girini”
Che se ne fregano del Mondo
Che girano tutto il giorno…
Inconcludenti senza ritorno.
Questo sistema sporco
Mi opprime
Anzi mi ammala…
Per cui per colpa loro
Soffro la tenia del giorno.
Questo Cielo enigmatico
Di primavera
Che ci sorride appena…
Tiene in serbo per noi
Sentimenti occulti.
E l’Uomo che non sa tutto
Del proprio destino
Lo guarda in silenzio
Sospira piange e impreca
Poi si ravvede e prega…
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
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