SOPRUSI DELLE PROVINCE
Io le “Province vostre”non le conosco
Basta vi guardi dentro gli occhi…
Conto quanti abitanti avete.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Io le “Province vostre”non le conosco
Basta vi guardi dentro gli occhi…
Conto quanti abitanti avete.
La verità notturna
E’ quella delle stelle
Che tutto vedono
Mentre noi dormiamo.
E quando ci svegliamo
Nessuno ci racconta
Quello che le stelle
Hanno individuato…
Nello sfolgorio di false Luci…
Brillo nell’oscurità donando Luci.
Questi giorni nervosi
Quanto pericolosi
Pur di apparire…
E’ tutto un’abbaiar di voci.
Ancora non distinguo
Un lampo chiarificatore
di un pensiero che illumini
La Mente e Il Cuore.
Il risveglio degli affetti sopiti
E’ sorprendente…
Nello scoppio improvviso
Che si espande gaudente
S’intravede una scritta a sorpresa
Nell’attesa di tutto… o di niente…
Un impero sociale
Sta nascendo dentro di me
Le persone più amate
Incontrate per via…
Perlopiù sconosciute
Ma di colpo pensate…
E da tempo vissute
Dentro di me.
Il Rancore è acido muriatico
Che si riversa sul portatore…
E lo sfigura a tal punto
Da sentirsi sempre disgiunto.
In questi Tempi
Di rottamazione globale…
Quale migliore energizzante
Per l’Anima
Se riceve un gesto d’amore
Che la rianima…
Cercare nello Zucchero
Il Sale della Vita
E’ pressochè impossibile.
Cercare nel Sale
Il compimento del gusto…
Si può trovare purchè sia giusto.
Gli Uomini
Che non si guardano
Dentro…
Rimangono
“Imprigionati fuori”
Perchè
Sconosciuti a se stessi…
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.