DELL’ANIMA E DEL CORPO
Di pari passo con
l’assassino,
lo sguardo assalitore,
fulmina,
l’anima che abita nel
corpo.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
Di pari passo con
l’assassino,
lo sguardo assalitore,
fulmina,
l’anima che abita nel
corpo.
Solo premi e ricordi
per una mente scarsa
di pensiero.
Quello che avverrà
in seguito, sarà un
disagio quotidiano,
a cui farà spalla il vento.
Solo per ricordare
e mai dimenticare,
tanto dobbiamo
alla pietra incisiva
del tempo,
che nel frattempo…
è già passato.
L’ateo,
talvolta turbato
da un brivido vivo…
si chiede sorpreso,
ma il cielo stellato
che vedo, è l’effetto
di un vetro?
Le bugie,
(compagne divine)
messe a dimora
nel buio delle coltri,
sono le microspie
di fiammeggianti
verità.
I cieli
più o meno
sinceri,
senza un traffico
d’ali
sono cieli confusi
imbronciati
che ci guardano
strani.
Certi silenzi inanimati
bruciano al calor nero…
perchè trattengono
(a rigor di fiato) parole
implose.
Tieni,
mi fa piacere,
prendi qualcosa…
La vita è poca cosa
se non si accetta niente.
Quello che non vorrei,
è l’approfitto, l’indigestione…
cioè, inglobare tutto
in un sol boccone.
Per chi vuol viaggiare…
luogo encomiabile
è la tua vita
tutta da esplorare.
Potresti mai pensare
(se il cielo lo consente)
a un Dio potente a letto
con la febbre?
Eppure, se avverti la
la sua vicinanza…
nessuno più di Dio
brucia e trasmette
una divina febbre che
ti salva.
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.