LA NOBILTA’DEL DOLORE
La compostezza del Dolore
Ha il volto silenzioso
Quanto atroce…
Del Cristo fatto Uomo
Che pende abbandonato
E che ci guarda dalla Croce.
Più d’ogni umano silenzio s’incrini la parola all’intenzione e libero il pensiero la raccolga in solitudine di spirito dove il sospiro scioglie ogni dolore.
AMETISTE // Dalle fauci imbrunite della parola a monte/ mi rispondeva un gelido silenzio/ Quasichè superato il ponte/ vedessi un guizzo luminoso/ un cerchio bello di parole…/ Che rincorrendomi animatamente/ chiedessero a me che le pensavo/ di unirmi a loro interamente/ per dimostrargli che le amavo/.
La compostezza del Dolore
Ha il volto silenzioso
Quanto atroce…
Del Cristo fatto Uomo
Che pende abbandonato
E che ci guarda dalla Croce.
Figlio Carissimo
Grazie!
Per il Bene Immenso
Che mi dai
Rifulgi più dell’Oro
Che non si opaca mai…
Nel Sottofondo
Che mi appartiene…
La mia Scintilla
E’ simile alla tua
Se mai si scontrano
Se mai si accendono
Fanno braccio di ferro
Scatenano l’Inferno
Senza bruciarsi mai!
Buongiorno come stai ?
Come comanda Dio
Il Tempo…
I Tempi che viviamo
La decadenza estrema
Dell’Umano.
La riflessione:
Stop alla Rassegnazione
Ci suggerisca la Ragione
Solitamente
M’abbuio e M’accendo
Nell’intervallo penso…
Secondo Voi
Noi, siamo Persone
Accomodanti
O Accomodate
Sedute sugli alti Scranni
Del Diniego…
I denti dei bambi
Son piccoli semi
Di neve
Cosi lontani
Da mordere il futuro
Nell’intermezzo
L’Aurora canta…
Poichè L’Uomo
Animale Sociale…
Può anche Abbaiare
Miagolare Soffiare
Ronzare Nitrire
Grugnire Sibilare
Barrire Ruggire
Strisciare Squittire
Ragliare Starnazzare
Gracchiare Ululare
Cinguettare…
Con voce Univoca
Vogliamoci tanto bene!!
Chi sa di Verità
Viene guardato a vista…
Perchè potrebbe Esplodere
Premiamo il dito
Sul tasto della Volontà
Si accenderanno
Tutti i Computer del Mondo
Potremo anche chattare
Con L’Onnipiotente.
Se penso a me
clonata,
fissata in un’altra
dimensione,
guardata con stupore.
Sparsa nel Mondo
in tante copie
senza un condono
di riconoscimento.
Senza una febbre attiva…
quale tormento!
Che sia la morte a salvare
quello che di me
rimane.
Che sia il ricordo di me
a farmi ricordare.
© 2017 :: Tutti i testi e le poesie sono di esclusiva proprietà di Maria Grazia Nigi. Ogni uso non autorizzato sarà perseguibile per legge.